Lettere del Vescovo: alle comunità e ai consigli pastorali

21/11/2022

LETTERA DEL VESCOVO ALLE COMUNITA'


“Fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore corra e sia glorificata” (2Tes. 3,1)


Cari fratelli e sorelle,

il Signore nostro Gesù Cristo, “conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene” (2Tes. 2,17). Faccio mie le parole di San Paolo che avete appena ascoltate, con le quali mi rivolgo a voi, che oggi partecipate alla messa domenicale.

Mi ero già rivolto a voi tutti durante la pandemia. Era un momento difficile e inedito, ma non ci siamo abbattuti e, insieme, abbiamo superato la prova. In questi giorni abbiamo ricordato le vittime del covid-19 e tutti i nostri cari defunti. Speravamo che le sofferenze fossero finite e, invece, siamo dentro una nuova prova non meno grave e piena di minacciose incognite per il futuro.

Ma abbiamo anche ringraziato il Signore per la reazione generosa e unanime da parte di molte persone ed Istituzioni, in questi tempi. Anche la nostra chiesa si è dimostrata viva mettendosi concretamente accanto a chi era nel bisogno.

Non possiamo tuttavia nasconderci che anche le nostre comunità cristiane stanno attraversando momenti difficili. I banchi sono più vuoti, i nostri preti sono sempre più impegnati: letteralmente si fanno in quattro, dovendo correre per le tante parrocchie, ognuna delle quali un tempo aveva un parroco residente che ora non c’è più. Colgo l’occasione per ringraziarli e per chiedere a tutti di vivere la comunione fraterna e a voi laici di rinnovare il vostro impegno attivo nella comunità, nella pazienza e nell’amore di Cristo.

Nel mese scorso, ci siamo ritrovati a Coriano per i consueti incontri di formazione e programmazione, ricevendone un nuovo stimolo per andare avanti con fiducia. Abbiamo toccato con mano che la chiesa ha delle belle risorse ed è meglio di quello che pensiamo e di come talvolta viene descritta. Preghiamo perché, anche oggi, la parola del Signore corra e sia glorificata! (2Tes.3,1)

Nel cambio d’epoca che stiamo vivendo c’è bisogno della presenza attiva di tutti. Dobbiamo ripensare con fiducia a come vivere in modo nuovo la nostra presenza di chiesa. I gruppi sinodali, in questo secondo anno, potranno essere il luogo dove ascoltare lo Spirito che parla alla sua chiesa e continuare a dialogare in modo bello e costruttivo. Chiederò in particolare ai consigli pastorali di individuare linee concrete di attuazione del cammino sinodale, tenendo conto anche di quello che era emerso durante il primo anno del cammino sinodale.

Grazie, fratelli e sorelle, per avermi ascoltato. Continuate a pregare per me e per la chiesa di Forlì-Bertinoro, perché, in comunione con papa Francesco e con tutte le chiese del mondo, diventiamo davvero costruttori di pace e di speranza per tutti. Pace e speranza sono più che mai il desiderio e il grido di ogni uomo e sappiamo bene che possiamo solo riceverle come dono. “Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo” (2Tes.3,5).

Buona domenica a tutti e a ciascuno di voi.

Forlì, 1 novembre 2022

+ Livio Corazza


LETTERA DEL VESCOVO AI CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI
E AI CONSIGLI DELLE UNITÀ PASTORALI



Carissimi Consiglieri,

il tempo che stiamo vivendo è difficile, ma è questo il tempo in cui il Signore ci chiede di rendere ragione della speranza che è in noi. Il cammino sinodale, i gruppi sinodali, insieme con i gruppi del Vangelo, sono momenti di grazia che lo Spirito ci ha donato per lasciarci guidare ed illuminare dal Signore, l’unico buon Pastore della nostra vita.

Vi scrivo dopo la bella esperienza degli “Incontri di Coriano” e il buon lavoro del consiglio pastorale diocesano. Mi rivolgo con gratitudine ai diaconi, ai catechisti, ai collaboratori parrocchiali, ai religiosi e alle religiose, e ai rappresentanti delle Associazioni e dei Movimenti che hanno dato un proficuo e prezioso contributo al cammino sinodale diocesano. Dalla sintesi dei gruppi sinodali del primo anno, dagli incontri di Coriano e con gli organismi di partecipazione (consigli pastorali parrocchiali, di unità pastorale, diocesani e presbiterali…) sono emersi un incoraggiamento ed una determinazione molto forti.
Vi assicuro, fratelli e sorelle, che la chiesa è meglio di quello che sembra anche a tanti cristiani e di come appare nell’opinione pubblica.

L’immagine dei “cantieri di Betania” ci conferma nella decisione di proseguire nell’impresa di ripensare la nostra presenza di chiesa su questo nostro territorio. Se tutto è cambiato non possiamo continuare a fare come abbiamo sempre fatto, il cambiamento è necessario per noi e per le future generazioni. E, permettete, lo dobbiamo anche ai nostri parroci: non possiamo più chiedere loro di correre e di farsi in quattro (anche in sette), per altri due o tre anni. Dobbiamo cambiare, con solerzia e in maniera efficace.
Le principali tappe del cambiamento sono tre.

Innanzitutto dobbiamo acquisire uno stile sinodale, che metta al primo posto l’ascolto permanente del Signore. Dall’ascolto nasce la comunione e dalla comunione fraterna la missione. È per questo motivo che chiedo a tutti voi di partecipare ai gruppi sinodali secondo le indicazioni che trovate nel vademecum preparato dall’équipe diocesana. Vi incoraggio, inoltre, a formare e frequentare i gruppi del Vangelo, a partire dal tempo di Avvento.

I gruppi sinodali, quest’anno, si preoccuperanno di ascoltare anche le persone che non frequentano abitualmente le nostre comunità. Riprendere i contatti o avvicinare chi non si sente membro della nostra chiesa nasce dalla consapevolezza che lo Spirito parla al cuore anche di chi non viene in chiesa. Ed è una bella opportunità per coinvolgere ed incontrare.

Infine, vi chiedo di riprendere la riflessione, avviata nel 2019 e interrotta nel 2020 a causa della pandemia, sui necessari cambiamenti anche organizzativi, in vista di una nuova presenza di chiesa nel nostro territorio.
Per realizzare questo obiettivo è fondamentale che si attivino o si consolidino, i consigli delle unità pastorali, con rappresentanti di ogni parrocchia. Non ci potrà essere nessun vero cambiamento se non si vedrà il coinvolgimento dei consigli pastorali composti da membri informati e formati.
Il centro Diocesi fornirà le indicazioni necessarie e suggerirà la tempistica di questo cammino di ripensamento e di rinnovamento.

Abbiamo bisogno di fiducia, coraggio e pazienza, per leggere i segni dei tempi e prendere delle decisioni.
Il discernimento che faremo ci aiuterà a individuare le scelte più opportune per la nostra chiesa, chiamata a rispondere oggi al compito che le è stato affidato di annunciare al mondo il Vangelo di Gesù con le parole e le opere.

Carissimi fratelli e carissime sorelle, vi anticipo che nel 2024 inizierò la visita pastorale per accompagnare ed incoraggiare l’attuazione del cammino sinodale nelle unità pastorali con i cambiamenti che saranno ritenuti necessari.
Grazie per avermi ascoltato. Invoco su di voi una speciale benedizione, perché tutti ci sentiamo a servizio della chiesa che amiamo e del Signore, che ci dona ogni domenica la sua Parola e il Pane che nutre il nostro cammino.

Una comunità viva, impegnata nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo, che tiene accesa la fiamma della speranza anche in questi tempi è la più bella risorsa per costruire la pace in tutti.

Buon lavoro, cari fratelli e sorelle, sono a disposizione per ogni necessità e incontro.
Il Signore ci dia pace.

Forlì, 17 novembre 2022

+ Livio Corazza