Indicazioni per la confessione individuale in tempo di emergenza sanitaria
Cari fratelli e sorelle,
tanti di voi desiderano accostarsi al sacramento della Riconciliazione, ma chiedono se e come è possibile farlo in questo periodo difficile. Ad utilità dei sacerdoti e di tutti voi, sentito il parere dell’Ufficio Liturgico Diocesano, riporto anzitutto le indicazioni date dalla CEI a questo proposito il 17 marzo:
a. Qualora sia amministrato nei luoghi di culto avvenga in luoghi ampi ed areati. Nell’ascolto delle confessioni si mantenga la distanza tra il ministro e il penitente di almeno un metro, chiedendo agli altri fedeli presenti in chiesa di allontanarsi per garantire la dovuta riservatezza. A protezione del penitente e propria, il sacerdote indossi una mascherina protettiva idonea.
b. Per la confessione auricolare nella casa di un ammalato o di persona anziana il sacerdote assuma le medesime precauzioni indicate per la Riconciliazione nei luoghi di culto, mantenendo la necessaria distanza dal penitente. Si eviti di stringere la mano prima di congedarsi dal penitente e per salutare i familiari o altre persone presenti nella casa.
c. Anche in questo caso, a protezione dell’ammalato o dell’anziano e propria, il sacerdote indossi una mascherina protettiva idonea.
D’altra parte, considerando la difficoltà di molti di voi a uscire di casa, desidero richiamare quanto detto da papa Francesco venerdì 20 marzo, ricollegandosi alla Tradizione della Chiesa e al Catechismo della Chiesa Cattolica (nn.1451-1452): «Se tu non trovi un sacerdote per confessarti parla con Dio, è tuo Padre, e digli la verità: “Signore ho combinato questo, questo, questo… Scusami”, e chiedigli perdono con tutto il cuore, con l’Atto di Dolore e promettigli: “Dopo mi confesserò, ma perdonami adesso”. E subito, tornerai alla grazia di Dio». Invito quindi chi è impossibilitato a confessarsi a seguire questo suggerimento del papa: chiedere perdono a Dio con tutto il cuore per i propri peccati e pregare con l’Atto di dolore, in attesa di potersi confessare con il sacerdote quando le circostanze lo permetteranno.
Sulla scia della Tradizione, può essere utile, nel chiedere perdono, l’itinerario delle 5 vie di riconciliazione proposte da san Giovanni Crisostomo:
1. CONDANNA DEI PROPRI PECCATI: se condanni le tue colpe, il Signore ti libererà, e sarai più cauto nel ricadervi.
2. PERDONO DELLE OFFESE RICEVUTE: «Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi» (Mt 6, 14)
3. PREGHIERA: La preghiera frequente, fatta con fervore e sincerità, purifica il cuore.
4. ELEMOSINA: ricordarsi delle necessità altrui anche se non si hanno grandi mezzi, come la vedova che offrì i due spiccioli (Mc 12,41-44)
5. UMILTÀ: chi riconosce davvero i propri peccati e chiede perdono, non è più in condizione di adirarsi e inalberarsi con gli altri.
Rinnovando a ciascuno di voi i miei sentimenti di vicinanza, e confidando con voi nella misericordia del Padre, vi benedico di cuore.
Prepariamoci a vivere con fede e amore la prossima solennità dell’Annunciazione di Maria santissima.
Forlì, 23 marzo 2020
+ vescovo Livio