sec. V
Mercuriale primo vescovo di Forlì, visse all’inizio del V secolo, era originario dell’Oriente e fu nominato dal Papa alla sede di Forlì.
Su questo personaggio non si hanno notizie storiche certe oltre al fatto che sia stato un vescovo molto importante del periodo delle origini e della formazione della prima comunità cristiana. Tuttavia nel secolo IX fu elaborato un nucleo narrativo (legenda) ricco di elementi fantasiosi aumentato in seguito soprattutto nel periodo tardo rinascimentale traendo spunto da pitture esistenti nell'antica basilica dedicata al Santo.
Come l’aver reso innocuo un drago che ammorbava le campagne della città provocando disagi, malattie e morte degli abitanti, analogamente a quanto si racconta del contemporaneo San Rufillo e che si recò in Spagna, presso Alarico e, avendo guarito il re goto ammalato, ne ottenne la liberazione di oltre duemila schiavi forlivesi.
A Rimini un giudice pagano di nome Tauro scherniva i cristiani ed in particolare irrideva l'eucaristia, che per lui era un cibo comune da digerirsi come tutti gli altri. Assieme agli altri Santi Vescovi della regione, Ruffillo di Forlimpopoli, Leo di Montefeltro, Gaudenzio di Rimini e Geminiano di Modena, Mercuriale, perché non venisse meno la fede dei loro cristiani accettò la sfida di Tauro, consacrò l’eucarestia e la dette al giudice pagano che dopo averla ingerita morì come l’eretico Ario, di dissenteria.
Episodi della vita del Santo sono illustrati nella basilica, ad esempio nella cappella Mercuriali un quadro di Ludovico Cardi presenta il Santo che al ritorno da Gerusalemme porta indigni reliquie e nella navata destra un’opera di Giacomo Zampa raffigura Mercuriale benedicente cui un angelo presenta la città di Forlì.
La festa di San Mercuriale si celebrava inizialmente il 30 aprile ma per non sovrapporla a quella di San Pellegrino, che ricorre l’1 maggio fu spostata prima in altre date e poi fissata al 26 ottobre, giorno in cui nel 1601, le reliquie del Santo furono traslate nella cappella Mercuriali in fondo alla navata destra della basilica.
Le reliquie del capo del Santo sono invece collocate in un altare laterale della chiesa della SS. Trinità.