Omelia nella Messa per Papa Leone XIV 2025

12/05/2025

Omelia del Vescovo S.E. Mons. Livio Corazza
nella messa di ringraziamento per l’elezione di Papa Leone XIV (9 maggio 2025)

Papa Leone: pace, ponti e poveri

“La pace sia con tutti voi”.  Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel nostro cuore, le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi. Con commozione abbiamo riascoltato nella voce di papa Leone XIV, il saluto di Cristo risorto! In un mondo che registra quotidianamente l’annuncio di guerre e di conflitti, l’appello e la chiamata alla pace del nuovo Papa va diritta nel nostro cuore. E’ la parola più usata anche dagli ultimi successori di Pietro. “Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio. Dio che ci ama tutti incondizionatamente”.

Una pace che è pienezza di Dio. Non riusciamo a fare pace nel mondo perché non è la pace di Cristo risorto! Questa è la nostra missione. Annunciare al mondo la pace di Cristo, l’unica e vera pace. “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda”: nell’Eucaristia, nel pane condiviso, resi partecipi del Cristo risorto, siamo in grado di annunciare e testimoniare, anche noi, oggi, la pace di Cristo risorto.Abbiamo ascoltato nella prima lettura l’episodio decisivo della conversione e del battesimo di San Paolo. E di come, Anania, si fa docile strumento di Dio. “Eccomi Signore”, sono pronto. 

Ciascuno di noi è chiamato a mettersi in ascolto della volontà di Dio e farsi ponte di grazia e di salvezza fra Dio e le persone che incontriamo. Anania è il ponte fra Dio e Paolo.La seconda parola che vorrei sottolineare del primo discorso di Papa Leone è la parola ponte: “Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come del ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace”. Grazie Papa Francesco”. 

Servono costruttori di ponti. Pontefice significa costruttore di ponti. Di un ponte che metta in comunicazione ogni essere umano con l’amore di Dio. Dio è amore è il cuore del messaggio di Sant’Agostino: “Ama e fa ciò che vuoi”. Se uno è animato dall’amore di Dio non può che comunicare e agire con e per amore.Infine la parola poveri: “A tutti voi, fratelli e sorelle di Roma, d’Italia, di tutto il mondo: vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono”. I preferiti di Dio sono i poveri. Dio si fa prossimo di coloro che hanno bisogno di pace, che hanno bisogno di consolazione, che hanno bisogno dell’amore concreto di Dio e dei suoi amici. 

Leone XIV ci invita ad essere missionari del Vangelo della carità verso i più bisognosi.C’è tutto il vangelo, c’è l’amore di Cristo alla radice di queste tre parole: nel saluto di pace che entra nel cuore di tutti, nel costruir ponti fra Cristo ogni persona e nazione, nel farsi prossimo ad ogni povero, immagine di Cristo povero. Una sintesi dell’insegnamento sociale della Chiesa, avviata da Leone XIII, a cui certamente il Papa ha voluto richiamarsi. Personalmente mi piace pensare che abbia voluto anche richiamare alla mente frate Leone, amico di San Francesco, esprimendo così anche la sua e nostra gratitudine per Papa Francesco. 

Roberto Francesco Prevost è nato il 14 settembre del ‘55, giorno dedicato alla Esaltazione della Croce, a cui è dedicata questa Cattedrale. E’ stato eletto il giorno della Madonna di Pompei. E la Madonna del Fuoco è la patrona della nostra diocesi. Lo sentiamo particolarmente vicino e di casa. Chissà che un giorno non possa venirci a trovare.