Mons. Giuseppe Prati, il familiare don Pippo, il “santo” dei forlivesi, sarà ricordato domenica 17 novembre, a San Mercuriale nel 72° anniversario della morte. Un illustre sacerdote, educatore, musicista, giornalista e comunicatore, padre e maestro di intere generazioni che si unisce alla schiera dei testimoni di fede forlivesi. Alle 19, il vescovo, mons. Livio Corazza, presiederà la messa, proposta dall’Opera don Pippo, dal Momento, il settimanale fondato da mons. Giuseppe Prati 105 anni fa, e dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, che si concluderà con l’omaggio e la preghiera alla tomba del sacerdote nella cappella Ferri.
Eccezionalmente questa celebrazione unisce due appuntamenti oltre che quello di don Pippo quello della Giornata dei Poveri che si celebra proprio in quella domenica.
E proprio una frase del Messaggio del Papa per la Giornata è stata scelta come invito al ricordo di don Pippo: “In cammino verso l’Anno Santo, esorto ognuno a farsi pellegrino di speranza, ponendo segni tangibili per un futuro migliore…In questo tempo, in cui il canto di speranza sembra cedere il posto al frastuono delle armi, al grido di tanti innocenti feriti e al silenzio delle innumerevoli vittime delle guerre, rivolgiamo a Dio la nostra invocazione di pace. Siamo poveri di pace e tendiamo le mani per accoglierla come dono prezioso e nello stesso tempo ci impegniamo a ricucirla nel quotidiano”.
Nato il 4 novembre 1885, ordinato sacerdote il 13 giugno 1908, don Pippo fu dapprima cappellano dei Cappuccinini e nel 1914 assistente dell’oratorio San Luigi, appassionato di teatro e di musica compose anche la melodia di “La vivida fiamma”, l’inno dedicato alla Madonna del Fuoco, Patrona di Forlì. Dal 1928 al 1936 fu padre spirituale in seminario, poi parroco di Santa Lucia e nel 1944 di San Mercuriale dove si guadagnò il titolo di “parroco della città”. Nel 1919 fondò il Momento. La sera del 7 novembre 1952 don Pippo fu colto da malore e morì la mattina del 9. A don Pippo è intitolata l’Opera di accoglienza di via Cerchia, fondata nel 1952 da Elisabetta Piolanti, mamma Bettina, mentre nel 1994, fu intitolata al sacerdote la piazzetta accanto alla basilica di San Mercuriale per iniziativa de il Momento che a questo scopo raccolse 7023 firme.