Sabato 8 e domenica 9 marzo 2025, la Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro ha preso parte al Giubileo del mondo del volontariato. Il Giubileo è stato vissuto dalla Caritas come un'opportunità per rinnovare il proprio impegno attraverso il servizio agli altri, testimoniando la bellezza della carità e della solidarietà.
La Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro ha scelto di vivere questo pellegrinaggio insieme al vescovo, mons. Livio Corazza, al direttore, Filippo Monari, ai suoi operatori e i tanti volontari che ogni giorno si dedicano al servizio degli ultimi, come segno tangibile dell’impegno cristiano nella società. Hanno partecipato volontari delle Caritas parrocchiali di Cappuccini, Ravaldino, Pianta, Regina Pacis, Santa Maria del Fiore, Bertinoro, Civitella, San Martino in Strada, Forlimpopoli, Predappio, San Pietro in Vincoli e Terra del sole.
Insieme a noi hanno vissuto queste due giornate anche i volontari della Mensa San Francesco, della Casa della Carità di Bertinoro, un gruppo del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo e dell’Associazione Paolo Babini.
Questa esperienza è stata un’occasione preziosa per riflettere su come il volontariato possa diventare una vera e propria espressione di carità, capace di costruire ponti di speranza in una società che ha sempre più bisogno di fraternità e di solidarietà, ma anche un bellissimo momento di convivialità, fraternità e divertimento.
Sabato 8 marzo, subito dopo il nostro arrivo, abbiamo fatto il pellegrinaggio verso la Porta Santa, partendo da via della Conciliazione, seguendo la Croce del Giubileo e guidati dal nostro Vescovo. L'arrivo alla Basilica di San Pietro, e l'attraversamento della Porta Santa sono stati momenti molto forti e significativi: varcare quella soglia non è stato solo un gesto simbolico, ma soprattutto segno della nostra decisione di seguire Gesù, il Buon Pastore, che ci guida attraverso il nostro impegno quotidiano.
Domenica 9 marzo, il pellegrinaggio si è concluso con una solenne celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Cardinale Michael Czerny che ha letto l’omelia preparata da Papa Francesco dove ha sottolineato che: “nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi”.
Il pellegrinaggio ci ha inoltre permesso di ritrovarci come comunità, unita non solo dalla fede, ma anche dal desiderio comune di portare avanti la missione di Caritas: quella di essere “segno di speranza” per chi soffre e ha bisogno di sostegno.
Arianna Arena