Chiesa italiana e forlivese in preghiera per Papa Francesco

21/02/2025
Le condizioni cliniche del Papa sono ancora in prognosi, come comunicano la Sala Stampa Vaticana e il Policlinico Gemelli.

Il vescovo mons. Livio Corazza ha inviato  venerdì 21 febbraio un messaggio ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi ai consigli pastorali e presbiterali, agli uffici pastorali e alle consulte delle associazioni laicali e degli organismi socio assistenziali per invitare a pregare ancora per Papa Francesco aderendo alla proposta della Conferenza episcopale italiana che nei giorni scorsi aveva rinnovato la vicinanza al Papa: "Nell'affidare al Signore l'operato dei medici e del personale sanitario, ci stringiamo al Santo Padre con affetto, invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza".
"Fin da subito, spontaneamente, abbiamo accompagnato il ricovero in Ospedale di Papa Francesco con la nostra preghiera e il nostro affetto – afferma il Vescovo nel suo messaggio - come Chiesa di Forlì-Bertinoro, vogliamo continuare ad assicurare a Papa Francesco, il calore della nostra vicinanza e l'intensità della nostra preghiera". Mons. Corazza ha chiesto di pregare per Papa Francesco in particolare durante le messe di   domenica 23 febbraio e ha aggiunto anche una sua intenzione: "Signore, ti affidiamo Papa Francesco nella sua infermità: donagli fortezza nella prova e salute, perché possa portare a compimento il ministero che gli hai affidato".

Sempre domenica 23, il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, ha guidato la preghiera liturgica rosario, trasmesso su TV2000. "Vogliamo stringerci al Santo Padre – afferma il card. Zuppi in una Nota della Cei sul sito www.chiesacattolica.it  – chiedendo al Signore di sostenerlo in questo momento di sofferenza, perché trovi sollievo e possa ristabilirsi al più presto. Sarà un modo concreto per rinnovargli la vicinanza e l'affetto delle comunità ecclesiali italiane, che da giorni hanno intensificato la loro preghiera".

Sul sito della Cei, inoltre, si rende noto che quello del 23 "è il primo appuntamento che, a partire da Bologna, coinvolgerà da domani tutte le Chiese in Italia unite, insieme, in un unico abbraccio orante. L'Ufficio Liturgico Nazionale sta predisponendo due schemi, disponibili a breve, per tessere questa catena di preghiera che raduna tutte le comunità intorno al Vescovo di Roma che presiede nella comunione".