Sono conclusi i lavori di restauro e consolidamento della chiesa del Carmine di corso Mazzini, e per questa occasione giovedì 10 novembre, alle 21, vi si svolgerà un concerto a favore dell’associazione Amici dell’Hospice.
Lo stato dei lavori della chiesa, chiusa da settembre 2020 a causa della cattiva condizione del tetto, che in alcuni punti rischiava di crollare, è stato illustrato in una conferenza stampa che si è svolta l’8 novembre nella chiesa di corso Mazzini a cui hanno partecipato il vescovo, mons. Livio Corazza, il parroco del Centro Storico e rettore del Carmine, don Nino Nicotra, l’architetto Claudio Giannelli, direttore dell’Ufficio per i beni culturali della Diocesi e il dott. Claudio Leonessi, economo della Diocesi.
“Questa chiesa è un tesoro prezioso della comunità cristiana e di tutta la cittadinanza – ha affermato mons. Corazza - gli interventi non sono però conclusi e ci sarà da intervenire nelle cappelle laterali. Ringraziamo chi prima di noi ha voluto e conservato questo luogo che vanta secoli di storia. Ringrazio anche le maestranze, i tecnici e quanto hanno collaborato alla realizzazione di questo restauro”.
Don Nino Nicotra ha aggiunto: “Siamo dentro a 700 anni di storia, di fede e di cultura, fino a pochi anni fa sede dell’Ordine carmelitano e che conserva anche opere di grandi artisti come il Palmezzano. Sono felice che la serata che segna la conclusione di questi lavori sia un evento di bellezza, un concerto a favore di persone che hanno bisogno”.
Don Nicotra ha ringraziato poi il direttore dei lavori, arch. Emanuele Ciani e rispondendo a una domanda ha precisato: “Conclusa questa fase dei lavori la chiesa non viene per ora riaperta. Ne parleremo al Consiglio di unità pastorale per decidere l’utilizzo in accordo con le altre parrocchie del Centro storico”.
L’arch. Giannelli ha illustrato i lavori che sono stati eseguiti: consolidamento strutturale delle campate della navata principale, posa del nuovo manto di copertura e miglioramento sismico. Inoltre ha presentato i prossimi lavori che riguarderanno le cappelle laterali e il campanile, attualmente ingabbiato per evitare pericoli di crolli.
L’economo della Diocesi ha presentato infine il bilancio consuntivo dei lavori: “L’intervento ha comportato un impegno economico di 595.400 euro. A sostenere la spesa hanno concorso il contributo della Cei con l’8x1000 per 390.000 euro, quello della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per 170.000 euro. Rimane a carico della chiesa del Carmine la restante quota di 35.400 euro”.
Privati e ditte possono contribuire al restauro del Carmine con un’offerta detraibile dalla dichiarazione dei redditi (Iban IT66I0854213200000000279711 intestato a Chiesa di Santa Maria del Carmine).