Il 23 novembre, in occasione della festa di Cristo Re, si è svolto un evento significativo nell'ambito della Gmg diocesana, con un forte messaggio di solidarietà e speranza. La serata ha avuto come obiettivo il raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla progeria, una rara malattia genetica che accelera l'invecchiamento delle cellule e dell’organismo.
L'incontro, organizzato dalla pastorale giovanile diocesana si è svolto in due momenti. L'appuntamento è iniziato alle ore 19.30 con un’apericena presso il cortile del Palazzo vescovile, dove i giovani, si sono ritrovati per condividere un momento di convivialità. La serata aveva lo scopo di raccogliere fondi per il sostegno alla ricerca scientifica sulla progeria, una causa cara a Sammy Basso, il giovane biologo vicentino instancabile pellegrino sulla via della speranza, scomparso a 28 anni, che aveva dedicato gran parte della sua vita a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia rara, diventando un simbolo di forza e speranza per tanti.
Successivamente, alle 20.45, i partecipanti si sono trasferiti nella Cattedrale di Forlì per la veglia di preghiera, presieduta dal vicario generale don Enrico Casadei. Il vescovo, mons. Livio Corazza, ha inviato il suo saluto ai giovani e agli ospiti trovandosi fuori diocesi per altri impegni.
L'incontro è stato caratterizzato dalla testimonianza degli amici di Sammy, che hanno condiviso la sua straordinaria vita e il suo coraggioso cammino, sempre accompagnato dalla speranza e dall’entusiasmo, nonostante la sofferenza. La sua storia è stata una emozionante occasione per riflettere sulla forza interiore di un giovane che ha saputo affrontare con dignità una malattia rara, che però non lo ha mai definito, Infatti, donandoci una grande lezione di vita, Sammy dichiarava: “Conosco bene i limiti che la progeria impone, per questo rivendico il diritto a non fissarmi troppo sui limiti, ma preferisco concentrarmi su tutto quello che riesco a fare nonostante la progeria”.
Un gesto dal grande valore simbolico, è stato l'invito da parte di don Andrea a scrivere una preghiera o un pensiero su una cartolina gigante che raffigurava i Santi forlivesi, dedicata ai genitori e gli amici di Sammy. Questo spazio è stato pensato come un segno di vicinanza e di affetto, in cui i giovani hanno potuto lasciare un messaggio di speranza e di preghiera per la famiglia di Sammy, ma anche per tutte le persone che affrontano difficoltà simili L'evento del 23 novembre ha rappresentato quindi un'opportunità per la comunità giovanile di Forlì di vivere un momento di riflessione profonda sulla vita, sulla solidarietà e sulla bellezza di fare insieme del bene. L'iniziativa ha unito i giovani non solo per sostenere una causa importante, ma anche per mantenere viva la memoria di Sammy Basso, un grande testimone di speranza.
L’Equipe di pastorale giovanile