I forlivesi alla assemblea sinodale della Chiesa italiana

18/11/2024
Roma ci ha accolto con un azzurro splendente. Poi la bellezza maestosa della basilica di San Paolo fuori le mura, allestita con 100 tavoli bianchi, un migliaio di computer, ma soprattutto un migliaio di sorrisi e di sguardi affamati di incontro. Per l'esattezza 943 partecipanti, tra cui 4 cardinali, 170 vescovi, 4 padri abati, 238 sacerdoti, 6 diaconi, 37 religiosi e religiose, 210 laici, 274 laiche. Oltre a questi, vari invitati esponenti del mondo della cultura e della società.
Ad ogni tavolo era assegnato una delle 17 schede tematiche, spaziando tra "rinnovamento missionario", "formazione", "corresponsabilità".

Tre giorni di ascolto, confronto e discernimento ritmati dall'ormai consolidato metodo della conversazione spirituale.

"Al mio tavolo – racconta Ugo Mazzetti – c'erano 1 vescovo, 1 sacerdote, 3 laiche e 4 laici, immersi nel tema della comunicazione. Tra questi Matteo, ventenne di Arezzo, il delegato più giovane di tutta l'assemblea. Mi ha colpito anche questa volta il profondo clima di ascolto vissuto nel tavolo, dove le svariate esperienze e provenienze costruivano ricchezza".

Aggiunge Anna Mattarelli: "Con me al tavolo 3 sacerdoti, altre 2 laiche e ben 4 vescovi, sul tema della liturgia. Ero un po' preoccupata nel partecipare a un tavolo così sbilanciato verso il clero, ma, come ha osservato il vescovo di Terni, nel saluto finale, è stato bello lavorare insieme, ognuno con la propria competenza e sensibilità, offrendo con franchezza il proprio pensiero e cercando, ove possibile, la convergenza sui vari punti".

Conferma Silvia De Lorenzi: "Al tavolo 2 vescovi, 1 sacerdote, altre 2 laiche, 4 laici sul tema dei giovani. Abbiamo condiviso, il tempo, il lavoro a volte difficile, ma soprattutto il clima di fraternità come se ci fossimo conosciuti da sempre, la fiducia in una Chiesa che saprà cogliere questa occasione di rinnovamento per essere ancora testimone del Vangelo anche e soprattutto per le nuove generazioni".

Tre giorni intensissimi, scanditi dalle liturgie comunitarie, anche ecumeniche, favorite dalla penetrante sacralità del luogo.

Ogni tavolo ha contribuito ad arricchire le 17 schede tematiche, dense di contenuti e proposte operative, frutto di quanto emerso nei primi tre anni del cammino. Schede che dopo dicembre saranno proposte alle Diocesi per il discernimento dei passi concreti attuabili, a livello locale o generale.