LETTERA DEL VESCOVO AI CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI
E AI CONSIGLI DELLE UNITÀ PASTORALI
Carissimi Consiglieri,
il tempo che stiamo vivendo è difficile, ma è questo il tempo in cui il Signore ci chiede di rendere ragione della speranza che è in noi. Il cammino sinodale, i gruppi sinodali, insieme con i gruppi del Vangelo, sono momenti di grazia che lo Spirito ci ha donato per lasciarci guidare ed illuminare dal Signore, l’unico buon Pastore della nostra vita.
Vi scrivo dopo la bella esperienza degli “Incontri di Coriano” e il buon lavoro del consiglio pastorale diocesano. Mi rivolgo con gratitudine ai diaconi, ai catechisti, ai collaboratori parrocchiali, ai religiosi e alle religiose, e ai rappresentanti delle Associazioni e dei Movimenti che hanno dato un proficuo e prezioso contributo al cammino sinodale diocesano. Dalla sintesi dei gruppi sinodali del primo anno, dagli incontri di Coriano e con gli organismi di partecipazione (consigli pastorali parrocchiali, di unità pastorale, diocesani e presbiterali…) sono emersi un incoraggiamento ed una determinazione molto forti.
Vi assicuro, fratelli e sorelle, che la chiesa è meglio di quello che sembra anche a tanti cristiani e di come appare nell’opinione pubblica.
L’immagine dei “cantieri di Betania” ci conferma nella decisione di proseguire nell’impresa di ripensare la nostra presenza di chiesa su questo nostro territorio. Se tutto è cambiato non possiamo continuare a fare come abbiamo sempre fatto, il cambiamento è necessario per noi e per le future generazioni. E, permettete, lo dobbiamo anche ai nostri parroci: non possiamo più chiedere loro di correre e di farsi in quattro (anche in sette), per altri due o tre anni. Dobbiamo cambiare, con solerzia e in maniera efficace.
Le principali tappe del cambiamento sono tre.
Innanzitutto dobbiamo acquisire uno stile sinodale, che metta al primo posto l’ascolto permanente del Signore. Dall’ascolto nasce la comunione e dalla comunione fraterna la missione. È per questo motivo che chiedo a tutti voi di partecipare ai gruppi sinodali secondo le indicazioni che trovate nel vademecum preparato dall’équipe diocesana. Vi incoraggio, inoltre, a formare e frequentare i gruppi del Vangelo, a partire dal tempo di Avvento.
I gruppi sinodali, quest’anno, si preoccuperanno di ascoltare anche le persone che non frequentano abitualmente le nostre comunità. Riprendere i contatti o avvicinare chi non si sente membro della nostra chiesa nasce dalla consapevolezza che lo Spirito parla al cuore anche di chi non viene in chiesa. Ed è una bella opportunità per coinvolgere ed incontrare.
Infine, vi chiedo di riprendere la riflessione, avviata nel 2019 e interrotta nel 2020 a causa della pandemia, sui necessari cambiamenti anche organizzativi, in vista di una nuova presenza di chiesa nel nostro territorio.
Per realizzare questo obiettivo è fondamentale che si attivino o si consolidino, i consigli delle unità pastorali, con rappresentanti di ogni parrocchia. Non ci potrà essere nessun vero cambiamento se non si vedrà il coinvolgimento dei consigli pastorali composti da membri informati e formati.
Il centro Diocesi fornirà le indicazioni necessarie e suggerirà la tempistica di questo cammino di ripensamento e di rinnovamento.
Abbiamo bisogno di fiducia, coraggio e pazienza, per leggere i segni dei tempi e prendere delle decisioni.
Il discernimento che faremo ci aiuterà a individuare le scelte più opportune per la nostra chiesa, chiamata a rispondere oggi al compito che le è stato affidato di annunciare al mondo il Vangelo di Gesù con le parole e le opere.
Carissimi fratelli e carissime sorelle, vi anticipo che nel 2024 inizierò la visita pastorale per accompagnare ed incoraggiare l’attuazione del cammino sinodale nelle unità pastorali con i cambiamenti che saranno ritenuti necessari.
Grazie per avermi ascoltato. Invoco su di voi una speciale benedizione, perché tutti ci sentiamo a servizio della chiesa che amiamo e del Signore, che ci dona ogni domenica la sua Parola e il Pane che nutre il nostro cammino.
Una comunità viva, impegnata nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo, che tiene accesa la fiamma della speranza anche in questi tempi è la più bella risorsa per costruire la pace in tutti.
Buon lavoro, cari fratelli e sorelle, sono a disposizione per ogni necessità e incontro.
Il Signore ci dia pace.
Forlì, 17 novembre 2022
+ Livio Corazza