Il Vescovo, mons. Livio Corazza, invita le comunità cristiane ad innalzare a Dio preghiere e suppliche per il dono della pioggia e dell’acqua.
È una chiamata a riconoscere con gratitudine i doni del Signore che, spesso, diamo per scontati e ad invocare la conversione verso uno stile di vita improntato ad una maggiore cura e responsabilità verso il creato.
Non viene proposto un gesto magico in cui si chiede a Dio di fare secondo la nostra volontà, ma un gesto di fede in cui chiediamo a Dio di essere pronti ad agire secondo la sua volontà.
Nella preghiera riconosciamo che tutto ciò che siamo e abbiamo è un dono di Dio; i doni vanno custoditi con amore per sé e per le future generazioni, invece, lo dobbiamo riconoscere, tante volte li sciupiamo o li roviniamo e, quindi preghiamo affinché il nostro agire sia più responsabile; infine nella preghiera chiediamo al Signore che ci aiuti a condividere i doni, a pensare alle necessità degli altri, dei più poveri in particolare.
L’ufficio liturgico offre alcune indicazioni:
1. un’orazione prevista dal Messale «per chiedere il dono della pioggia» (n. 35 pag. 901);
2. una preghiera dei fedeli:
“In questo tempo di siccità, ti chiediamo, Signore, il dono della pioggia. Riscuoti le nostre coscienze perché sempre più possiamo prenderci cura del creato e assistere persone e attività che più duramente sono colpite dai cambiamenti climatici. Noi ti preghiamo”;
3. quando si ritiene opportuno si potrebbe pregare con il rosario o con alcune preghiere che si trovano sul benedizionale della Cei (per esempio, «benedizione alla campagna» a pag. 757, oppure «benedizione alle acque» a pag. 760);
4. Preghiera di Paolo VI per la pioggia (in allegato).
Programma delle celebrazioni in diocesi (in allegato)