"Tra gli angeli di Wajir" per continuare l'opera di Annalena Tonelli

12/01/2024
In occasione del 20° anniversario della scomparsa di Annalena Tonelli, che si è celebrato anno scorso, è stata lanciata la proposta di coinvolgere la città e diverse realtà locali intorno ad un progetto che desse continuità alle iniziative già in atto nel territorio dove operò la missionaria. Così è nato “Tra gli angeli di Wajir”, progetto che dà concretezza a quell’obiettivo e che è stato presentato lo scorso 10 gennaio.

“Il legame con Wajir - ha sottolineato Sauro Bandi, direttore dell’Ufficio missionario diocesano - è da sempre vivo sul nostro territorio perché da lì Annalena iniziò la sua avventura di amore per i poveri. Là diede vita al centro di riabilitazione per bambini con handicap, alla città per i malati di tubercolosi, alla scuola per sordi, al sostegno alle famiglie. E poi c’è l’eremo, luogo di ritiro per la preghiera e unico segno di spiritualità cristiana in quei luoghi”.

Dal 2019, diverse realtà cittadine si sono impegnate in modo più continuativo per mantenere alta l’attenzione verso quell’area del Kenya: così è nato il coordinamento diocesano per Wajir, al quale aderiscono il Centro missionario diocesano, il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, la cooperativa sociale e l’associazione “Paolo Babini”, la Fondazione Eremo Madonna del Faggio, VolontariA Odv e Caritas. Con l’aiuto del Servizio “Progetti europei e relazioni internazionali” del Comune di Forlì, il progetto “Tra gli angeli di Wajir” è stato presentato al finanziamento della Regione Emilia Romagna, che l’ha approvato. Il budget complessivo è pari a 78mila e 220 euro, coperto per il 70% dalla Regione e affidato per il 30% alle attività di raccolta fondi messe in campo dal coordinamento diocesano e al coinvolgimento degli attori locali desiderosi di contribuire. In questo modo, si sono poste le basi per l’esistenza di una rete che nel tempo sostenga le attività avviate da Annalena a Wajir, ma c’è di più: “Questo progetto - ha spiegato Michele Lanzoni di VolontariA Odv - è la prima iniziativa fatta a Wajir il cui obiettivo non sia solo l’assistenza, ma anche lo sviluppo, promuovendo la formazione e investendo sulle professionalità”.

I beneficiari sono le categorie vulnerabili del luogo: bambini, disabili, ragazzi sordomuti, donne e agricoltori. Tra le attività previste, sono incluse la formazione e lo sviluppo di attività agricole, iniziative per l’emancipazione socio-economica femminile, l’avvio di laboratori di falegnameria e cucito nella scuola per sordomuti e l’aggiornamento professionale degli operatori del centro di riabilitazione per ragazzi con difficoltà fisiche.

Altri due obiettivi sottesi a questi interventi sono la limitazione dell’emigrazione e l’incentivo all’adattamento in luoghi fortemente esposti al cambiamento climatico.

Per la presentazione di “Tra gli angeli di Wajir”, erano inoltre collegati in video anche John King’ori, coordinatore locale del progetto, e Abdi Billow della Ong “Dawn”, che hanno fornito uno spaccato della situazione sociale e ambientale del luogo e delle attività quotidiane. “Questo progetto - ha evidenziato Claudio Casadio, segretario del Consiglio del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo - è la prova che lavorando insieme si fanno grandi cose”.

Il Direttivo del Comitato ha inoltre deliberato l’acquisto di un pullman per Wajir per il trasporto dei malati. “Come Amministrazione comunale - ha ribadito il sindaco Gian Luca Zattini - è nostra volontà dare il sostegno necessario. Di Wajir nel mondo ce ne sono tante: occorre riconvertire l’Occidente a una visione diversa: questo è un obbligo umano, prima che politico”.

“Questa iniziativa - ha concluso il vescovo, mons. Livio Corazza - sia segno di speranza e cambi questo tempo che sembra andare in direzione opposta. Chi non sa ascoltare gli altri, non sa ascoltare neanche Dio”.
Laura Bertozzi