PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA, MASADA E QUMRAN 2022

Sono tornati gli 83 forlivesi che dal 17 al 24 giugno hanno partecipato al pellegrinaggio in Terra Santa guidato dal vescovo mons. Livio Corazza.
Tra i pellegrini anche tre sacerdoti: don Mauro Petrini, parroco di Bertinoro, don Domenico Ghetti, cappellano dell’ospedale Morgagni-Pierantoni e don Marino Tozzi, parroco di Terra del Sole.

Come da programma venerdì 17 giugno si è svolto il viaggio in aereo da Bologna a Roma e da Roma a Tel Aviv con sosta al monte Carmelo e arrivo a  Nazaret.

Sabato 18 giugno visita a Nazaret, trasferimento al monte Tabor e sosta a Cana con il rinnovo delle promesse matrimoniali.

Domenica 19 giugno traversata del lago di Tiberiade, visita a Cafarnao, a Tabga, al monte delle Beatitudini e sosta al fiume Giordano con il rinnovo delle promesse battesimali.

Lunedì 20 visita a Gerico e alle grotte di Qumran e martedì 21 a Betlemme Lo stesso i pellegrini hanno incontrato il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa e hanno ricordo l’anniversario di ordinazione sacerdotale di mons. Corazza.

Mercoledì 22 giugno vista alla fortezza di Masada e arrivo a Gerusalemme con la vista al Monte degli Ulivi e percorso della Via Dolorosa.

Giovedì 23 visita al Cenacolo e al Santo Sepolcro, venerdì 24 ultima tappa ad Ain Karem, il paese di San Giovanni Battista, proprio nel giorno della sua festa e trasferimento in aeroporto per il viaggio di ritorno

Intanto l’Ufficio diocesano per i pellegrinaggi sta già lavorando per la realizzazione del prossimo viaggio che dovrebbe svolgersi in autunno a Malta, sulle orme di San Paolo.

Il Vescovo: “Clima e partecipazione di vero coinvolgimento”

Di ritorno dal viaggio in Terra Santa abbiamo raccolto le prime impressioni del vescovo mons. Livio Corazza: “I pellegrini forlivesi hanno portato una ventata di speranza alle comunità cristiane dei luoghi santi visitati. L’attesa era visibile negli occhi e nelle parole di chi ci accoglieva, nei frati della Custodia della Terra Santa che hanno ritrovato un gruppo di oltre 80 persone nei luoghi toccati da Cristo. Erano contenti di vederci tutti cristiani (e non solo loro),   impegnati nelle piccole aziende  famigliari beneficiarie della ripresa turistica.  Un giovane mi confidava che eravamo i primi dopo diverso tempo. La maggioranza dei pellegrini forlivesi erano venuti in Israele per la prima volta. Nazaret, Cafarnao, Gerico, Mar Morto, il Lago di Tiberiade, Masada, Betlemme, Gerusalemme, Ain Karin, sono stati i luoghi principali visitati, unendo l’aspetto culturale, spirituale e comunitario in un mix ben dosato dalla responsabile del nostro Ufficio diocesano per i pellegrinaggi, Mariella Leoni.
Abbiamo incontrato il Patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, un italiano a capo di una diocesi che comprende i cattolici in Israele, in Palestina, in Giordania e a Cipro: una bella sfida di comunione fra tante comunità diverse e di missione. Annunciare il Vangelo oggi con rinnovato slancio e continuità non è facile e, nella Terra di Gesù ha un sapore diverso.
Il clima e la partecipazione nel viaggio sono  sempre stati caratterizzati da vero coinvolgimento. Così come i tre momenti serali conviviali che hanno unito il gruppo. Infine, personalmente, di notevole significato e dalle ricadute spirituali comprensibili a tutti è stata la santa messa celebrata sulla tomba di Gesù Cristo, morto e risorto! È da qui che dobbiamo sempre ripartire: dalla tomba di Cristo, crocifisso, morto e risorto. E abbiamo condiviso la scelta degli Ortodossi di non chiamare questo luogo Santo Sepolcro, ma Basilica della Anastasi, della Risurrezione”.